mercoledì 28 marzo 2018

RECENSIONE: CENTRAL PARK, di Guillaume Musso

Buongiorno cari lettori, con la recensione di Central Park, di Guillaume Musso.
Era da un anno che questo libro mi incuriosiva ogni volta che entravo in libreria, e finalmente mi sono decisa a comprarlo e leggerlo subito. Non come quasi tutti gli altri libri che compro, e poi lascio sulle mensole di camera mia a impolverarsi. 
Torniamo a noi. Questo libro è un thriller ambientato a New York, con vari spazi temporali al passato che ci fanno visitare Parigi.
Il prezzo reale è di €18.00 ma in questo periodo la Giunti lo vende con il 70% di sconto, infatti io l'ho acquistato a €5,40. Quindi se magari avevate dei dubbi sul comprarlo vi consiglio di prenderlo a questo prezzo e dare al libro una possibilità.

Se avete voglia di leggere altri libri ambientati quasi del tutto a Parigi, vi consiglio:
Il primo bacio a Parigi, di Stephanie Perkins. 

New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze





La protagonista del libro è una poliziotta parigina, che si sveglia ammanettata ad un uomo mai visto prima ad una panchina in un parco. Quest'uomo appena riprende conoscenza dice di chiamarsi Gabriel, e di essere un musicista jazz Americano che la sera prima si trovava in un locale a Dublino per suonare.
I due cominciano subito a bisticciare e a domandarsi increduli come hanno fatto a finire a Central Park, quindi dall'altra parte dell'Oceano, in una notte. Soprattutto provenienti entrambi da due posti differenti. La notte precedente avevano fatto uso di alcol e nessuno dei due ricorda come sono finiti a New Work. Gli unici effetti personali che Alice si ritrova al suo risveglio sono un orologio, una pistola che non le appartiene, dei numeri scritti a penna sul palmo della mano e del sangue sulla camicia.
Comincia subito dopo una corsa agli indizi, con una serie di sfortunati eventi che fanno emergere il passato turbolento di entrambi. 

Il thriller non è il mio genere, questo è il terzo che leggo quindi si può dire che non è il mio campo. Solitamente leggo YA, Urban fantasy e Romance. Posso dire però con certezza che questo è un Thriller veramente scritto molto bene e soprattutto avvincente. 
Ci sono stati capitoli che mi hanno fatto rimanere senza fiato e la voglia di continuare a leggere fino alla fine per saperne sempre di più, non mi ha mai abbandonata. Un libro che ti coinvolge dall'inizio alla fine e ti fa pensare a delle ipotesi fin da subito. 
Central Park lo si legge con calma e con molta attenzione per riuscire a capire da se, cosa è successo. 
Diviso in quattro parti e anche Musso ricorre ai flashback per farci conoscere il passato della protagonista, i quali sono narrati in prima persona da Alice, invece durante la caccia agli indizi dei due ormai partner lo leggeremo in terza.
I colpi di scena ovviamente non mancano mai, col passare dei capitoli pensi di avere una pista invece ti accorgi che è completamente sbagliata, ed è in quel momento che il castello che ti eri fatto mentalmente cade. Pensando subito dopo: NON CI CREDO
Mi aspettavo grandi cose da questo libro, non mi ero fatta un'idea precisa di cosa esattamente, ma sentivo che poteva essere un gran libro. E infatti si è rivelato tale
Apprezzo che lo scrittore non abbia avuto bisogno di scrivere 800 pagine per un thriller con un finale completamente inaspettato. 





2 commenti:

  1. Guarda il mio problema con questo libro è che io ho letto tantissimi thriller per cui non mi ha sorpresa questo libro, l’ho trovato banale perché avevo già letto qualcosa del genere, ma sono felice che a te sia piaciuto! :)

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    1. Il mio contrario xD
      Io ho letto solo La verità sul caso Harry Quebert, The store e Central Park come thriller. The store per esempio non mi è proprio piaciuto.
      Però sono ancora alle prime armi se si parla appunto di questo genere! :)

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